sabato 15 gennaio 2011

capitolo 2: io e Csaba

Ok, già era impietoso il confronto con Benedetta Parodi, ma qui alziamo mostruosamente il tiro!

Conoscete Csaba dalla Zorza e il suo programma Il mondo di Csaba su Alice?
Bene, se la conoscete già starete ridendo sotto i baffi immaginando il paragone con me, se invece non la conoscete ancora riderete presto.
La signora in questione credo sia quanto di più vicino alla femminea perfezione: nonostante sia una cuoca di provata esperienza e bravura e nonostante abbia indiscutibile padronanza della cucina e dei suoi mezzi, è perennemente e instancabilmente impeccabile.

Ma se Benedetta, pur nella sua compostezza, ha un che di nazional popolare che la fa sentire vicina a noi comuni mortali, Csaba alle normali massaie fa un sonoro marameo: anche lei giuncolinea ed elegante come la collega, non si sognerebbe però mai di pucciare il ditino nella pietanza per poi succhiarlo pronunciando le paroline magiche "cotto e mangiato", perchè Csaba non solo insegna a cucinare: insegna soprattutto l'arte di ricevere, il galateo, quella che lei - ghiotta di francesismi - chiama soavemente "la mise en place", ovvero l'apparecchiatura della tavola.

Cioè...secondo lei ogni pasto, intendo proprio ogni pasto quotidiano, dalla colazione alla cena, necessita di un'apparecchiatura diversa, di piatti, posate e bicchieri diversi. 
Guardo il mio tavolo coperto perennemente dalla medesima cerata antitutto e mi domando: ma ci è o ci fa???? Non so voi, ma io ho il servizio da tutti i giorni e il servizio da giorni speciali, non ho una credenza schizofrenica che cambia piatti a seconda dell'umore o delle previsioni del tempo! Non parliamo poi delle posate o dei bicchieri, perchè qui al massimo posso proporre un bicchiere della Nutella diverso, a seconda che il commensale preferisca Snoopy o la vittoria ai Mondiali dell'82. 

E poi candelabri come se piovesse, posate da pesce, caraffe per i succhi di frutta, coltelli da burro, coppette per i cereali e per la macedonia e tazze ben distinte per te, caffè...me! (mitica battuta da Una donna in carriera, ricordate?)...insomma: se questa casa non è un albergo fa di tutto per sembrarlo!

Però a parte tutto guardare una puntata de Il mondo di Csaba è piacevole: ti siedi davanti alla tv, prendi la puntata con filosofia ripetendo il mantra "lasciate ogni speranza o voi che entrate" e quindi ti abbandoni alle cocotte, alle fondue, ai vol au vent, ai soufflè e chi più ne ha più ne metta. Alla fine ti rendi conto che tu al massimo puoi aspirare a mangiare una baguette, ma sicuramente passi almeno la successiva mezz'ora a far buoni propositi del tipo "da domani fiori freschi nei vasi tutti i giorni" o "apparecchio per bene la tavola per la colazione". Buoni propositi che puntualmente vanno in fumo non appena varchi la soglia della cucina e ammiri il consueto casino che hai lasciato al tuo ultimo passaggio.

Ok ok, come avrete capito anche questa volta la mia è pura e misera invidia...ma sono sicura che lei non ce l'ha, il bicchiere della Pantera rosa, tiè!

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